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L’Uliveto di z’ mntin

Trani, nel cuore della Puglia.

L’Uliveto di z’mntin (zia Clementina) si compone di 335 alberi per lo più secolari; nella Cocevola sono state messe successivamente a dimora 271 piante.

Tutte le piante, vecchie e nuove sono della cultivar “Coratina”

Un totale complessivo di 606 piante

La cultivar “Coratina” o “Racioppa” è una pianta di media grandezza con portamento assurgente riconducibile a pendulo, molto longeva, si adatta bene a terreni sassosi e calcarei.  I rami fruttiferi sono sottili, le foglie lanceolate sono di colore verde chiaro sulla pagina superiore e grigio chiaro su quella inferiore; ha una buona produttività anche se alternante. E’ naturalmente ricca di sostanze fenolicheche conferiscono grande pregio all’olio da essa ricavato. Sensibile al freddo, è resistente all’azione dei parassiti e non ha bisogno di particolari cure; la sua resa in olio è mediamente del 20%.

Con la potatura, di ringiovanimento quando è necessario, e con quella ordinaria finalizzata alla produzione, vengono eliminati i succhioni troppo vigorosi, tranne quelli da predisporre per un successivo  ringiovanimento, ed i rami produttivi esauriti riducendo nel contempo addensamenti ed intersecazioni in modo da consentire una sufficiente ed uniforme penetrazione nella chioma di aria e di luce. Dopo la eliminazione delle frasche di risulta, si provvede alla concimazione con fertilizzanti naturali ed alla medicazione con irrorazioni di poltiglia bordolese.

Nelle coltivazioni si provvede a falciare l’erba di sottobosco (legittima figlia della terra e libera di ricrescere) presente a Casalicchio con una grande varietà di piante endemiche spontanee. Essa restituirà alla terra sostanze azotate fertilizzanti: bandito nella nostra azienda l’uso purtroppo assai diffuso di diserbanti che avvelenano ed insteriliscono il terreno.

Momento spettacolare ma assai delicato è il momento della fioritura; l’impollinazione è eolica e basta poco, ad esempio agenti atmosferici sfavorevoli, per comprometterla e compromettere con essa il futuro raccolto. Valutiamo le potenzialità dell’annata dall’attecchimento dei frutti dopo la sfioritura.
Ove  si rendano necessari si fanno nei mesi estivi trattamenti contro la tignola, la cocciniglia e la mosca olearia con prodotti ecologicamente testati ed in ogni caso non liposolubili al fine di preservare il prodotto e la sua qualità. Alla fine dell’estate si procede con la potatura dei succhioni cresciuti sulla base degli alberi che comunque vanno rimossi e che renderebbero disagevole la raccolta.
Ultimo atto la raccolta delle olive che di solito a Casalicchio avviene nella seconda metà di gennaio, ma che dipende dal grado di maturazione delle olive che può variare di anno in anno.

In costante movimento

Gesti sapienti

che si ripetono nel tempo

Guarda il video della campagna di raccolta.